Il sistema immunitario è un insieme di organi e di cellule altamente specializzate con il compito di difendere l'organismo da agenti esterni, i quali possono causare infezioni.
Tutte le componenti di questo “istituto di vigilanza” si trovano sparse in diverse aree del corpo umano e comunicano tra di loro grazie a interconnessioni chiamate vasi linfatici.
Nello specifico il sistema immunitario è costituito da:
Una normale risposta immunitaria si articola secondo questi passaggi:
L’organo responsabile della produzione delle cellule del sistema immunitario è il midollo osseo. Quest’ultimo è un organo disperso, che si trova all’interno:
Le cellule immunitarie più importanti sono i globuli bianchi che si distinguono in tre categorie: granulociti, monociti e linfociti.
I granulociti sono globuli bianchi fagociti, che “mangiano” tutti gli agenti esterni pericolosi ripulendo l’organismo e a loro volta si distinguono in:
I monociti rappresentano gli “spazzini” del sangue e si suddividono in cellule dendritiche e macrofagi.
I linfociti orchestrano una specifica risposta immunitaria e si dividono in:
Gli altri componenti del sistema immunitario appartengono al sistema linfatico. Quest’ultimo è un sistema “a senso unico” che trasporta i fluidi da piccoli spazi presenti tra le varie cellule dei tessuti, chiamati spazi interstiziali, verso il sistema circolatorio principale.
Il ruolo del sistema linfatico non è solo quello di drenare e di filtrare ma anche di consegnare tutti gli agenti estranei agli organi che si occupano della difesa, e cioè:
Al fine di difendere il nostro organismo contro i patogeni esterni, il sistema immunitario può attivare tre diversi tipi di risposta: la risposta innata, la risposta adattativa e la risposta meccanica o chimica. La risposta innata e quella adattativa si attivano insieme, regolandosi l’una con l’altra.
La risposta innata agisce in maniera aspecifica contro qualsiasi tipo di agente esterno, anche mai incontrato prima. È una risposta capace di riconoscere le strutture comuni degli agenti patogeni ed è sempre operativa. Il suo ruolo principale è di prevenire le infezioni attivandosi in maniera molto rapida. I globuli bianchi coinvolti in questa risposta sono i macrofagi, i granulociti, i monociti e i le cellule Natural Killer.
La risposta adattativa si distingue dalla risposta innata per la sua specificità e per la memoria. I linfociti coinvolti sono i linfociti B e T che riconoscono l’agente esterno in maniera specifica e lo distruggono. In seguito alla prima esposizione all’antigene, che può essere un virus, un batterio o anche una vaccinazione, i linfociti T e B che si sono formati rimangono per anni in circolo. Nel caso di una nuova esposizione allo stesso agente, questi linfociti “memoria” attivano una risposta più veloce e più mirata e le cellule B producono subito anticorpi più efficaci per distruggere velocemente lo stesso agente patogeno.
La risposta meccanica o chimica è attivata dal nostro organismo attraverso barriere come pelle, sudore, sebo, pH gastrico, muco e membrane epiteliali delle vie respiratorie, riproduttive e urinarie.
Quando il sistema immunitario funziona male, può succedere che cellule o tessuti del nostro corpo vengano scambiate per estranei, subendo così un attacco. In questo caso si parla di malattie del sistema immunitario, che si distinguono in:
Quando il corpo attraversa un periodo di indebolimento, invia segnali piuttosto chiari per farci capire che le difese immunitarie necessitano di un sostegno. Quando questo succede bisogna evitare rimedi “fai da te” e consultare il proprio medico, il quale consiglierà la cura migliore per guarire.
I sintomi più frequenti per capire che il sistema immunitario ha qualche problema sono:
Sono parecchi i fattori che possono contribuire ad indebolire il sistema immunitario, rendendoci più pronti ad essere attaccati dall’esterno. Tra questi ritroviamo:
Per far sì che il corpo sia sempre pronto ad affrontare qualsiasi tipo di attacco, l’arma migliore è condurre uno stile di vita sano, basandosi su questi principi fondamentali:
Si sente spesso parlare delle proprietà immunostimolanti dell’echinacea, un’erba perenne, o dell’uncaria, una pianta rampicante conosciuta come “unghia di gatto”. Per entrambe si legge che, oltre all’azione antinfiammatoria e antiossidante, esiste anche un’azione capace di stimolare il sistema immunitario, che induce l’organismo a produrre specifiche proteine, le interleuchine, le quali contribuiscono a rafforzare le difese.
Si legge anche dell’astragalo, della rosa canina o dell’acerola, pianta sempreverde molto ricca di vitamina C ma anche di vitamina A, vitamine del gruppo B, sali minerali e flavonoidi.
Le indicazioni a sostegno dell’utilizzo di questi prodotti naturali per rafforzare il sistema immunitario non sono in realtà supportate da solide prove scientifiche. Spesso dietro tali affermazioni ci sono studi che hanno una metodologia non del tutto adeguata: per esempio i gruppi di trattamento non sono assegnati in modo casuale (non sono randomizzati) o non sono condotti su un numero adeguato di pazienti o, ancora, i parametri studiati non descrivono in modo affidabile l'efficacia nel ridurre il rischio di infezione.
In linea generale, quindi, un’alimentazione sana ed equilibrata e uno stile di vita corretto mettono al sicuro da rischi di indebolimento delle difese immunitarie.
Raffaella Gatta - Content manager
In collaborazione con Federica Casiraghi - Laboratorio Immunologia del Trapianto - Dipartimento di Medicina Molecolare