È il 1958 e Silvio Garattini, allora aiuto all’Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano, conosce Mario Negri, gioielliere e filantropo milanese. La visione del giovane Garattini, da poco tornato dagli Stati Uniti, affascina Mario Negri con il concetto di Fondazione, un’organizzazione che opera nell’interesse pubblico con la flessibilità delle attività private, ma senza scopo di lucro.