L’ Unità di Materiali per la Medicina si occupa di sviluppare nuovi materiali testati in studi preclinici tramite processi sintetici innovativi e una caratterizzazione accurata, con l'obiettivo finale di migliorare le condizioni di salute della società.
In particolare gli studi sono volti a trovare nuove soluzioni, basate su materiali funzionali, che possano creare nuove strategie diagnostiche in grado di aumentare la sensibilità e di cambiare il modo di fare le analisi. Un esempio è concentrarsi sul rilevamento dell’intero agente patogeno (batterio o virus) invece del suo solo materiale genetico.
L'Unità poi si occupa di sviluppare nanoparticelle (5-20 nm, porose e non) da utilizzare nell' imaging e nel drug delivery, ingegnerizzate per diventare invisibili al sistema immunitario dell'ospite e per essere accumulate solo nei tessuti desiderati.
L'Unità collabora con diverse industrie, come la Roche Diagnostics, la Novartis, la Takeda (USA) e la Chiesi Farmaceutici.
International Consensus on Cardiopulmonary Resuscitation.