A fine novembre, abbiamo sentito il punto di vista di virologi e di scienziati che vivono e lavorano in Sudafrica e che hanno affrontato la variante in prima persona.
"È bene chiarire che quanto si sente oggi sui media è pubblicità negativa e prematura. Le informazioni che vengono date devono essere oggetto di un approccio adeguato al rischio. È vero che si sta verificando un aumento delle infezioni, soprattutto nella zona di Gauteng (Johannesburg), ma non possiamo ancora definirla nuova ondata. Non abbiamo dati sui risultati dei pazienti in cui è stata isolata questa variante. Il dibattito è quindi ancora aperto: non possiamo ancora prevedere nulla”.
Gli scienziati avevano previsto effettivamente, come per la variante Delta, una maggiore contagiosità.
La velocità nel divulgare così rapidamente la notizia è stata dettata dalla necessità di evitare una veloce diffusione del virus adottando le giuste misure di sanità pubblica.
Oggi sappiamo che il vaccino conferisce una buona copertura anche contro la variante Omicron. Lo stesso Prof. Shabir A. Madhi, uno dei maggiori virologi sudafricani ed Executive Director of the Nationl Institute for Communicable Disease, ha confermato che il vaccino conserva il suo livello di protezione. Per questo motivo è necessario continuare a favorire la vaccinazione in tutti i Paesi e continuare a comportarsi saggiamente.
Giuseppe Remuzzi - Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS
Raffaella Gatta - Content manager