Data prima pubblicazione
March 13, 2025

Trump vuole un’ America più sana, ma senza l’OMS: il commento di Giuseppe Remuzzi

News
PRESS AREA
March 13, 2025

Trump vuole un’ America più sana, ma senza l’OMS: il commento di Giuseppe Remuzzi

News

Trump ha creato una commissione speciale MAHA (Make America Healthy Again) per far tornare in salute l'America, ma, al contempo, vuole uscire dall’OMS. “Potrebbe essere la ricetta per un disastro” e poi “l’ America, in realtà, non è mai stata sana”, ha dichiarato il direttore dell’Istituto Mario Negri Giuseppe Remuzzi a commento delle scelte del presidente degli Stati Uniti.

Donald Trump ha firmato di recente un ordine esecutivo per creare una commissione speciale con l’obiettivo di far tornare in salute l’America. Si chiama Maha (Make America Healthy Again) e sarà presieduta da Robert F. Kennedy Jr., neosegretario alla Salute. In sostanza l’equivalente del Ministro della Salute italiano. L’obiettivo? Chiedere un impegno a livello nazionale per ridurre i tassi di malattie croniche negli Stati Uniti, concentrandosi inizialmente sulle malattie croniche infantili.

Nel primo giorno del suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha inoltre avviato le pratiche per un altro ordine esecutivo che avrà un grosso impatto non solo sulla salute della popolazione statunitense, ma anche sulla salute globale: l’uscita degli Stati Uniti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), una delle organizzazioni sovranazionali più conosciute al mondo.

Gli americani si ammalano sempre di più …

La fotografia dello stato di salute americano presentata nell’ordine esecutivo della novella commissione MAHA voluta da Trump è assai preoccupante:

  • Sei americani su dieci soffrono di almeno una malattia cronica, quattro su dieci ne hanno due o più
  • Si stima che un adulto su cinque negli Stati Uniti viva con una malattia mentale
  • Dal 1990 al 2021, gli Stati Uniti hanno registrato un aumento dell'88% dei casi di cancro, il più grande aumento percentuale di qualsiasi altro paese valutato
  • Aumentati anche i casi di obesità e diabete
  • 30 milioni i bambini (40,7%) con almeno un problema di salute, come allergie, asma o malattie autoimmuni
  • L'aspettativa di vita media degli americani (78,8 anni) è notevolmente inferiore rispetto ad altri paesi sviluppati

"Gli americani di tutte le età si stanno ammalando sempre di più, afflitti da malattie che il nostro sistema sanitario non sta affrontando in modo efficace. Queste tendenze danneggiano noi, la nostra economia e la nostra sicurezza", si legge nel documento.

… ma l’America, in realtà, non è mai stata sana

L'analisi è giusta, i numeri sono verosimili, - commenta Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri -  oggi il Servizio sanitario degli Stati Uniti, che negli anni '80 l'editor del New England Journal of Medicine definiva “la nuova industria della salute” grazie a ospedali privati e residenze per anziani e che fatturava già 40 miliardi di dollari l'anno, influenza in modo del tutto indebito la politica sanitaria della nazione. La salute, quando è un'industria, lavora soprattutto per remunerare gli azionisti e non sempre per gli ammalati. Ma, nonostante il documento firmato da Trump sia interessante, non è nuovo. Inoltre, nello slogan Maha, la parola again non è appropriata, perché l’America non è mai stata sana".

L’appello inascoltato di Truman

Già nel “lontano” 19 novembre 1945, infatti, Harry Truman prendeva le mosse dalle medesime considerazioni dell’ordine esecutivo di Trump sollevando problematiche molto simili sullo stato di salute già allora molto precario degli americani con un messaggio letto di fronte al Congresso degli Stati Uniti: “Il messaggio di Truman diceva che gli Stati Uniti avevano fatto molto per i tumori, ma erano lontani dall'aver risolto il problema, che si era fatto troppo poco per le malattie mentali e troppo poco per incentivare i giovani a diventare medici e infermieri, e che era necessario assicurarsi che i bambini non arrivassero all'età adulta con malattie o disabilità che potevano essere prevenute”, spiega Remuzzi. Con questo messaggio Harry Truman avrebbe voluto che il suo Paese si dotasse di un servizio sanitario, e che fosse per tutti e per tutte le malattie: un grande progetto governativo (come stavano facendo proprio in quegli anni nel Regno Unito e come avremmo fatto noi molto dopo col Servizio Sanitario Nazionale). “Il Congresso non gli diede ascolto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Le ragioni della cattiva salute negli USA

Gli Stati Uniti – si legge in un articolo comparso sul New York Times qualche tempo fa - sono il Paese con i migliori medici, le migliori organizzazioni, i migliori ospedali, la maggiore quantità di soldi e il peggiore servizio sanitario del mondo occidentale. Spendono più di qualsiasi altro Paese OCSE in sanità, ma registrano il più alto tasso di mortalità evitabile con cure adeguate. Questo suggerisce che l'elevata spesa non si traduce necessariamente in migliori risultati per la salute.

Quali sono le ragioni della cattiva salute degli Usa? Se lo chiede in un articolo “Salve Lucrum: The Existential Threat of Greed in US Health Care” (La minaccia esistenziale dell’avidità nell’assistenza sanitaria statunitense) Donald S Burke, uno scienziato di Boston che si occupa di miglioramento della salute. “Lui sostiene – spiega il Direttore dell’Istituto Mario Negri - che nessun settore della cura delle malattie negli Stati Uniti è immune da una smodata ricerca del profitto, né le compagnie di assicurazione, né quelli che fanno i farmaci, né gli ospedali, né gli investitori, né i medici”. L’avidità denunciata da D. M. Berwick concorre a rendere la sanità americana di gran lunga la più costosa al mondo. Il costo dei farmaci sta aumentando rapidamente a causa dell’assenza di una regolamentazione efficace sui prezzi che ha permesso alle aziende farmaceutiche di fissare prezzi altissimi per i nuovi farmaci biologici e biosimilari, ottenendo profitti enormi.

I dubbi sulla nomina di Kennedy

Kennedy Jr. è uno dei principali esponenti del movimento no-vax degli Stati Uniti ed è noto per aver sostenuto in passato varie teorie del complotto e antiscientifiche, come per esempio quella dell’infondata relazione tra vaccini infantili e autismo. Da segretario alla Salute, tra l’altro, ha assunto la direzione di alcune importanti agenzie governative, le medesime che in passato ha accusato di essere corrotte, tra cui la Food and Drug Administration (FDA), che si occupa di regolamentazione dei farmaci, e il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC).

Kennedy è rapidamente diventato un punto di riferimento per teorie cospirative riguardanti la corruzione della FDA, il potere eccessivo delle aziende farmaceutiche, la sicurezza del fluoro nell’acqua, i possibili rischi dei vaccini e la trasparenza nei dati delle ricerche scientifiche.

Che l'industria farmaceutica non sia trasparente in qualche misura è vero perché pur avendo grandi meriti - molte patologie sono state debellate, alcune malattie rare sono state risolte da farmaci straordinari che si sono resi disponibili recentemente - ha anche molti problemi. Il grosso problema è che la negoziazione del farmaco viene fatta in modo diretto dall'industria con le agenzie regolatorie: in realtà non si dovrebbe poter fare una negoziazione senza dire quanto si è speso per un farmaco. Sappiamo che si tratta di spese enormi, anche miliardi di dollari, e quindi si deve avere un ritorno anche per poter investire, ma quando è dieci volte di più di quella che è stata la spesa non va bene. Quindi c'è senz'altro bisogno di più trasparenza”, continua Remuzzi.

Ma d’altro canto è sempre l'industria farmaceutica che ha consentito di risparmiare 20 milioni di vite in tutto il mondo nel solo 2021 con il vaccino contro il Covid:La sperimentazione che è stata fatta per Covid-19 ha riguardato decine di migliaia di pazienti ed è stata fatta con una rapidità straordinaria. Bisogna riconoscere che avere un vaccino in tempi record come per covid 19 è in parte dovuto proprio all'impegno dell'industria”.

Uscire dall’OMS: perché è un errore

L’uscita dall’OMS ce la aspettavamo: Trump ne aveva parlato spesso in campagna elettorale e aveva provato a uscire dall’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie già nel corso del suo primo mandato, senza successo. È una decisione che avrà dagli effetti concreti potenzialmente enormi: gli Stati Uniti sono fra i principali finanziatori dell’agenzia, e un ridimensionamento dei fondi che forniscono potrebbe rendere più complesso rispondere a emergenze sanitarie e a possibili future pandemie in tutto il mondo.

Da una parte vogliono migliorare la salute degli americani, dall'altra vogliono uscire dall'Oms: questa è la ricetta del disastro. Perché uscire dall'Oms vuol dire peggiorare la salute del mondo, ma ancora di più peggiorare la salute degli americani. L'Oms ha fatto tantissimo per il mondo proprio nella direzione di rendere la salute disponibile ai paesi più poveri: ha lanciato una campagna campagna contro la poliomielite, è andata vicino a risolvere il problema dell'Aids, ha fatto tantissimo per la tubercolosi, ha lavorato con le agenzie locali per la malaria, ha programmi straordinari di prevenzione per il diabete, il cancro, delle malattie cardiovascolari. Ha avviato di recente una campagna per la vaccinazione dal virus ebola in Sudan che uccide il 70% degli infetti (se il virus Ebola si diffondesse e l’OMS non lo controllasse diventerebbe un problema anche per gli Stati Uniti).  Di certo l'organizzazione può essere migliorata, ma l'accusa di lentezza ad esempio in periodo di pandemia non va rivolta tanto all'Oms, quanto agli Stati Uniti che hanno aspettato più di un mese prima di prendere atto di quanto l'Oms aveva dichiarato come emergenza globale” conclude Remuzzi.

Come aveva già scritto il Direttore del The Lancet Richard Horton nel 2020, quando il 14 aprile Trump aveva fatto un appello per eliminare il supporto USA all’OMS “la decisione del Presidente di danneggiare un’agenzia il cui unico obiettivo è proteggere la salute e il benessere del mondo è un crimine contro l’umanità”.

Tag relativi all’articolo

Pagina Inglese