Data prima pubblicazione
September 29, 2023

30 Settembre - Giornata nazionale del Trauma Cranico

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L’Istituto Mario Negri ela Federazione nazionale Associazioni Trauma Cranico insieme a supporto dellaricerca

Milano, 29 Settembre – In occasione della XXIV Giornata Nazionale del Trauma Cranico che quest’anno verrà ospitata dall’Associazione Sarda Traumi Cranici ODV ad Alghero presso l’Hotel Carlos V, l’Istituto Mario Negri e la FNATC – Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico – annunciano il lancio di una raccolta fondi a supporto della ricerca sulle gravi cerebrolesioni.

Purtroppo – spiega Paolo Fogar, Presidente della FNATC - non esistono ancora terapie in grado di riparare il cervello danneggiato da un trauma, ecco perché la ricerca in questo settore è così importante ed ecco perché abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi a supporto della ricerca. È per noi un impegno concreto per aiutare chi subirà un trauma cranico a proteggere il cervello dalla progressione del danno”.

Nel mondo 130 persone al minuto subiscono un trauma cranico, cioè un'alterazione della funzione e della struttura cerebrale causata da una sollecitazione esterna. È spesso definito come la “malattia più complessa nell’organo più complicato del nostro corpo, il cervello”.  Questo perché, a seconda della tipologia, della sede e della gravità, può avere conseguenze molto diverse che si aggravano col tempo.

I disturbi più frequenti riguardano problemi motori, di memoria, difficoltà nella gestione dello stress e disturbi emotivi.  Nei casi gravi i disturbi sono persistenti e a volte progressivi. Tuttavia, anche nei casi lievi, a sei mesi dal trauma, il 50% dei pazienti mostra un recupero solo parziale. Il trauma cranico inoltre predispone alla demenza e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. I dati a disposizione indicano che oltre ai giovani, con un picco tra i 15 e i 24 anni e un rischio maggiore tra i maschi rispetto alle femmine, il trauma cranico sta diventando una patologia diffusa nelle fasce più anziane. Infatti, negli ultimi decenni, grazie alle misure di prevenzione (caschi, cinture di sicurezza, controllo della velocità) il trauma nei giovani sta diminuendo mentre aumenta nelle persone anziane, più frequentemente donne, più attive di una volta e più esposte a cadute accidentali.

Le ricerche condotte all’Istituto Mario Negri negli ultimi dieci anni hanno permesso di dimostrare l’efficacia del trattamento proposto nei modelli sperimentali di trauma cranico e porre le basi per uno studio clinico di fase due attualmente in corso, disegnato in collaborazione con il Prof. Giuseppe Citerio, Università di Milano-Bicocca e Fondazione IRCCS San Gerardo di Monza, con il coinvolgimento di altri due ospedali lombardi. Lo studio, che ha trattato il primo paziente alcuni giorni fa, permetterà di valutare la sicurezza del trattamento e di acquisire dati iniziali circa l’effetto dell’infusione di una singola dose di cellule staminali- mesenchimali stromali - entro 48 ore dal trauma.

"Sappiamo però che il trauma cranico è una malattia eterogenea caratterizzata da un danno estremamente variabile per entità e tipologia e che la sua evoluzione è altamente influenzata da caratteristiche individuali come l’età, il sesso, la presenza di malattie concomitanti e relativa assunzione di farmaci" – spiega Francesca Pischiutta, responsabile dell’Unità di terapia cellulare dell’Istituto Mario Negri.
Grazie ai fondi raccolti con l’impegno della FNATC possiamo parallelamente analizzare in laboratorio come tutte queste caratteristiche influenzano la risposta alla terapia con cellule staminali. “Uno studio – conclude Elisa Zanier, responsabile del Dipartimento di Danno Cerebrale e Cardiovascolare acuto dell’Istituto Mario Negri – fondamentale per acquisire informazioni indispensabili per disegnare un trial clinico di fase 3 che nel medio/lungo periodo ci permetterà di estendere queste valutazioni ai pazienti e definire l’efficacia della terapia proposta. L’obiettivo finale è realizzare un protocollo terapeutico mirato che consideri la gravità del trauma e la risposta individuale”.

La campagna di raccolta fondi avviata prima dell’estate andrà avanti per tutto il 2024 e coinvolgerà tutte le associazioni distribuite sul territorio nazionale e impegnate in diverse iniziative a livello locale. Di seguito alcuni degli appuntamenti pianificati: il 17 novembre l’Associazione Amici dei Traumatizzati Cranici sarà promotrice dello spettacolo "Un teatro per tutti" presso il Teatro Comunale di Monfalcone con il coinvolgimento di giovani attori; sempre a novembre l’Associazione Trauma Parma organizzerà una cena benefica; a gennaio 2024 l’Associazione Traumatizzati Cranici provincia di Reggio Emilia e Correggio batterà all'asta un quadro d'autore, mentre a fine 2024 l’evento conclusivo sarà organizzato a Bergamo dall’Associazione Amici di Samuel all’insegna di scienza e musica.

Per ulteriori informazioni:

Communication & Media Relations

Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS

Daniela Abbatantuono (02 39014413)

Laura Generali (035 4213406)

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