“Sono l’asse portante dell’innovazione, non solo nel nostro paese, ma in tutto il mondo”, sottolinea Ariela Benigni, Segretario Scientifico dell'Istituto Mario Negri e Coordinatore delle Ricerche delle sedi di Bergamo e Ranica. Eppure, per le discipline STEM, in l’Italia c’è ancora tanta strada da fare: gli ultimi dati ISTAT ci dicono che la media di laureati in queste materie è del 6,7%, rispetto al 12-13% europeo. Mentre, secondo l’ultima analisi di McKinsey, solo un laureato su tre è donna.
STEM è un acronimo inglese che sta per Science (scienza), Technology (tecnologia), Engineering (ingegneria) e Mathematics (matematica). Ad usarlo per la prima volta, nel 2001, per indicare l'insieme delle discipline tecnico-scientifiche, è stata la microbiologa statunitense Rita Colwell durante una conferenza della National Science Foundation - agenzia governativa degli Stati Uniti dedicata alla ricerca di base e alla formazione in tutti i campi non medici della scienza e dell'ingegneria.
Queste le materie di studio che appartengono al mondo delle STEM:
In un’era in cui la tecnologia e la scienza guidano il cambiamento sociale, economico e ambientale, le STEM rappresentano il motore del progresso delle società, gli strumenti per preparare le menti di oggi a creare le soluzioni di domani.
Gli scienziati scoprono nuove terapie, aprendo la strada alla medicina personalizzata e ad approcci di cura innovativi per malattie croniche e degenerative come il cancro, l'Alzheimer, il Parkinson e la SLA. Gli ingegneri progettano le basi del mondo che verrà, con reti energetiche intelligenti, edifici ecologici, infrastrutture sostenibili. Mentre i matematici sviluppano nuovi algoritmi e modelli per potenziare l’IA, migliorando la capacità delle macchine di apprendere e risolvere problemi complessi.
Studiare le discipline STEM equivale a sviluppare il pensiero critico, la capacità di risolvere problemi complessi e di innovare: gli studenti imparano ad analizzare le situazioni, a formulare ipotesi e a individuare soluzioni basate su dati concreti e prove scientifiche.
“In Italia si è molto più portati per tradizione alle materie umanistiche, un po’ meno per le materie scientifiche, spesso considerate un po’ ostiche, argomento riservato agli specialisti o agli addetti ai lavori. Adesso però abbiamo una grande necessità di colmare un gap, cioè di avere persone specializzate perché ci sono tante posizioni aperte e non abbiamo abbastanza tecnici per ricoprirle”, spiega la Benigni.
Quando Amalia Ercoli Finzi, la prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica in Italia, frequentava il Politecnico di Milano, nel lontano 1961, le ragazze erano 5 su 650. Da allora un po’ di cose sono cambiate, eppure il gender gap nelle discipline Stem è ancora radicato sia nell’accesso ai corsi di laurea - 62% uomini contro il 38% di donne - che nel raggiungimento dei ruoli di leadership. Sono, ad esempio, ancora poche le donne che arrivano ai vertici degli istituti di ricerca, molte decidono di diventare insegnanti invece di proseguire con la carriera accademica.
Proviamo ad indagare alcune delle ragioni alla base di questo sbilanciamento di genere:
Per abbattere barriere e stereotipi, è necessario agire su più fronti.
L’Istituto Mario Negri da anni è impegnato nell’educazione dei ragazzi e delle ragazze e nella divulgazione nelle scuole. “Periodicamente – conclude Ariela Benigni - apriamo i nostri laboratori alle scolaresche, ma anche ai professori di materie STEM, con molti dei quali organizziamo dei corsi così che possano appassionare a queste materie i loro studenti.” Solo nel 2024 sono state oltre 2.000 le visite organizzate presso il nostro Istituto, rivolte a famiglie e studenti che si sono avvicinati alla scoperta della vita di laboratorio attraverso visite guidate, PCTO ( Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento) e iniziative come il summer student che accoglie gli studenti dell'ultimo anno delle superiori per 6 settimane in cui affiancano quotidianamente i ricercatori in laboratorio.
In questo discorso si inserisce anche la Settimana Nazionale delle Discipline Scientifiche, Tecnologiche, Ingegneristiche e Matematiche (STEM) che quest'anno si svolge dal 4 all'11 febbraio 2025. Istituita dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR), questa settimana mira a sensibilizzare e stimolare l'interesse dei giovani verso le discipline STEM, fondamentali per l'innovazione e lo sviluppo del Paese.
Nel corso della STEM Week, numerose università, enti di ricerca e istituzioni accademiche italiane organizzano eventi, laboratori, mostre e incontri per promuovere la conoscenza e l'apprendimento delle materie scientifiche e tecnologiche.
La settimana si conclude, l'11 febbraio con la celebrazione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, promossa dall’ONU nel 2015 per mettere in risalto il lavoro, spesso sottovalutato, delle donne nella scienza in tutto il mondo e promuovere la partecipazione femminile nel campo della scienza e della tecnologia.
Per un elenco completo delle iniziative previste durante la Settimana Nazionale delle Discipline STEM, è possibile consultare il sito ufficiale del MUR.
Marianna Monte | Giornalista