Il Laboratorio ha una lunga tradizione di ricerca epidemiologica: in collaborazione con vaste reti di medici di medicina generale, cardiologi e medici internisti ha condotto numerosi studi osservazionali e sperimentazioni cliniche controllate nell’ambito cardiovascolare.
In particolare, gli studi in corso sono focalizzati all’ottimizzazione della prevenzione cardiovascolare nei soggetti ad alto rischio, al miglioramento degli stili di vita (anche mediante l’utilizzo della mobile-health), alla prevenzione dell’ictus nei pazienti affetti da fibrillazione atriale, ai pazienti con arteriopatia periferica e al miglioramento dell’aderenza alle terapie farmacologiche mediante la strategia della polipillola per la prevenzione secondaria dell’infarto.
Una parte dell’attività è dedicata alla farmaco-epidemiologia e all’uso razionale dei farmaci a partire dalle analisi delle prescrizioni, dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali di grandi data-base amministrativi.
La prevenzione secondarie delle malattie cardiovascolari negli anziani
Stima del rischio cardiovascolare globale nella popolazione generale
Lo studio SKIM, condotto dai Medici di Medicina Generale, ha lo scopo di facilitare la stima del rischio cardiovascolare, raccomandato in tutti i soggetti di età superiore a 40 anni. Lo screening attuale tuttavia richiede un dispendio di tempo e di risorse e non si dimostra sempre efficace nel ridurre gli eventi cardiovascolari. L’obiettivo dello studio è quello di sviluppare un algoritmo di pre-screening, basato su misure non di laboratorio per ottimizzare i programmi di screening cardiovascolare nella popolazione generale e concentrare le limitate risorse nella prevenzione dei soggetti ad alto rischio.I medici di medicina generale coinvolgeranno 3000 soggetti. Il progetto è finanziato dal Ministero Salute nell’ambito del Bando Ricerca Finalizzata 2016.
Predizione del rischio per la prevenzione primaria di malattie cardiovascolari in Italia nei soggetti sani
Lo studio CVRISK-IT è un progetto di ricerca sui nuovi approcci innovativi di predizione del rischio per la prevenzione primaria di malattie cardiovascolari in Italia nei soggetti sani (senza pregresse malattie CV o diabete). Il progetto si articola in due fasi: a) fase I di screening della popolazione per la valutazione del profilo di rischio CV (utilizzando gli score tradizionali per la stima del rischio CV); b) fase II con l’obiettivo di valutare i benefici e gli effetti dell’integrazione di informazioni complementari, derivanti da dati genetici o di imaging, per tracciare meglio il profilo del rischio CV. A ciò vi si aggiungono approcci “patient-targeting” utilizzando programmi educazionali/nutrizionali personalizzati (ed eventuale intervento terapeutico), finalizzati al miglioramento dello stile di vita del partecipante, correggendo così i fattori di rischio.
Valutazione dei percorsi assistenziali di soggetti a rischio cardiovascolare
La finalità principale di questo progetto, realizzato nell’ambito di una convenzione stipulata tra Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e la Regione Lombardia, è quella di analizzare i dati sulla prevalenza, incidenza ed evoluzione nella gestione e cura delle malattie cardiovascolari. A questo scopo viene analizzato il database della Regione Lombardia che contiene i dati di circa 10 milioni di residenti, per i quali si hanno a disposizione i dati sull'anagrafica, sulla farmaceutica, sui ricoveri, sul pronto soccorso, e sulle prestazioni ambulatoriali. Attraverso il cross-linkage di queste informazioni, in maniera anonimizzata, è possibile tracciare il profilo epidemiologico-assistenziale dei pazienti con malattie cardiovascolari.
La valutazione del rischio cardiovascolare nella malattia da COVID-19
Nell’ambito degli studi sui determinati clinici, sulla prognosi e sugli effetti a lungo termine della malattia da COVID-19, il laboratorio di Prevenzione Cardiovascolare è impegnato nel progetto LLc "Lombardia Long COVID Network" in cui sono state condotte diverse analisi utilizzando i database amministrativi. Obiettivo di un’analisi è stato quello di valutare i predittori associati al rischio di essere rispospedalizzati per COVID successivamente ad un primo ricovero sempre per causa COVID.
Studio - CV Prevital
Lo studio CV PREVITAL, supportato dal Ministero della Salute, nasce su indicazione del Parlamento e si inserisce in uno studio più generale che si svolgerà a livello nazionale che coinvolge i Medici di Medicina Generale (MMG) e gli IRCCS della Rete Cardiovascolare. L’obiettivo dello studio è valutare l’efficacia di un intervento di m-Health, scaricabile sul proprio smartphone, e disegnato ad hoc per il monitoraggio, l’educazione e la gestione dei più importanti fattori di rischio e per rilevare e modificare gli stili di vita scorretti (scorretta alimentazione, inattività fisica, fumo) attraverso messaggi periodici personalizzati, rispetto alla usual-care. L’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri è il referente per il coordinamento MMG che partecipano al progetto.
Per approfondire lo studio CV Prevital, clicca qui.
International Consensus on Cardiopulmonary Resuscitation.