Il Laboratorio studia fonti, presenza, distribuzione ed effetti di contaminanti ambientali emergenti quali farmaci, droghe, prodotti per la cura personale, plasticizzanti. Questi studi vengono effettuati in varie matrici ambientali quali acque reflue, di superficie, di falda, suoli, sedimenti e fanghi di depurazione.
Il Laboratorio partendo da dati ambientali ha sviluppato metodi per stimare il consumo di sostanze psicoattive nella popolazione mediante analisi dei residui delle droghe nei reflui urbani.
Questi metodi, chiamati di “epidemiologia delle acque reflue” sono stati estesi a valutare i consumi di altre sostanze assunte volontariamente, come alcol, nicotina, caffeina e farmaci o involontariamente, come contaminanti alimentari, pesticidi, micotossine.
Un recente sviluppo analizza la presenza di SARS-CoV2 nelle acque reflue per valutare l’andamento dell’epidemia nella popolazione. Lavoriamo nell’ambito di una rete di sorveglianza nazionale.
Identificazione e studio di nuovi contaminanti
Il laboratorio ha contribuito ad identificare e a descrivere alcuni “contaminanti emergenti”, ossia quei contaminanti di ambiente e cibo che non sono ben conosciuti e regolamentati. Ha contribuito a caratterizzare i farmaci come contaminanti ambientali e a identificare, per la prima volta, le droghe d’abuso nell’ambiente. Attualmente sono in corso progetti di monitoraggio di queste e di altre sostanze chimiche per la cura della persona, per definirne fonti e concentrazione, al fine di valutarne i rischi e ridurne l’impatto ambientale. Un ulteriore progetto riguarda lo studio della relazione tra inquinamento ambientale da antibiotici e lo sviluppo di resistenza batterica.
Valutazioni di rischio per l’ambiente e per l’uomo associato a contaminanti ambientali
Utilizzando i dati provenienti dai monitoraggi ambientali, il laboratorio effettua valutazioni di rischio. Vengono identificati quali sono, tra i contaminanti analizzati, quelli che possono esercitare effetti avversi sulla fauna acquatica alle concentrazioni effettivamente misurate. Le valutazioni di rischio sono condotte anche considerando la co-esposizione degli organismi ai differenti contaminanti presenti nel sistema idrografico, identificando quindi quali miscele potrebbero alterare gli equilibri degli ecosistemi. Il laboratorio effettua, inoltre, valutazioni di rischio per l’uomo stimando l’esposizione attraverso la catena alimentare e il consumo di acque potabili, valutando gli effetti sia dei singoli contaminanti che delle miscele.
Sviluppo e nuove applicazioni dell'epidemiologia delle acque reflue
Il laboratorio ha sviluppato metodologie innovative per stimare il consumo di sostanze psicoattive nella popolazione a partire dall’analisi di residui metabolici nei reflui urbani. Questi studi si svolgono nell’ambito di un network europeo in collaborazione con l’Agenzia europea per droghe e tossicodipendenze. Oltre alle droghe d’abuso, si stima il consumo di alcool, caffeina, nicotina, farmaci e più recentemente di nuove sostanze psicoattive (nuove droghe – Progetto EuSeMe). La stessa metodologia è stata inoltre applicata per valutare l’esposizione della popolazione a contaminati alimentari o ambientali quali pesticidi e micotossine. Nuove potenziali applicazioni su cui lavoriamo sono legate all’utilizzo dell’analisi dei reflui urbani per valutare lo stato di salute della popolazione mediante l’identificazione di specifici indicatori.
International Consensus on Cardiopulmonary Resuscitation.