Le attività del Laboratorio di Epidemiologia Clinica sono rivolte al miglioramento dell'assistenza sanitaria in diversi ambiti disciplinari. Due sono le principali direttrici:
- aiutare gli operatori a utilizzare al meglio le conoscenze e le risorse disponibili
- contribuire alla produzione di nuove conoscenze utili alla pratica clinica.
AREU
Il laboratorio di Epidemiologia Clinica ha attiva una collaborazione con AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) di Regione Lombardia. In particolare, la collaborazione riguarda il progetto SOPAPP. SOPAPP (Sala OPerativa APProfondimenti) è un servizio di triage telefonico, messo appunto da AREU durante l’emergenza sanitaria del 2020, per garantire la presa in carico territoriale e il follow-up dei pazienti con CoViD-19 sospetto o accertato, senza insufficienza respiratoria. Ora si vuole estendere l’attività della SOPAPP. La sfida principale di questa attività è quella di indirizzare i pazienti acuti non urgenti là dove è più appropriato, clinicamente e organizzativamente. Si tratta di un'attività meramente di indirizzo verso le strutture territoriali più idonee, che AREU sta facendo in collaborazione con le ATS. L’obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di valutare l’efficacia e la sicurezza del programma di SOPAPP.
Medicina d’urgenza
La collaborazione con il mondo della medicina d’urgenza è iniziata attorno ad un progetto sui reparti di terapia semintensiva ed è proseguita con i Pronto Soccorso. Tutto ciò ha portato alla costituzione di un nuovo gruppo collaborativo di ricerca denominato Fenice (fenice.marionegri.it). Per quanto riguarda i reparti di terapia semintensiva, l’obiettivo è quello di realizzare un progetto di valutazione e miglioramento continui della qualità dell’assistenza basati su indicatori di esito. In tal senso, verranno elaborati diversi indicatori, in funzione delle caratteristiche dei pazienti. Ogni reparto riceverà non solo un rapporto annuale corredato da diversi indicatori di performance personalizzati, ma avrà anche la possibilità di condurre analisi dei dati in autonomia, attraverso opportuni sistemi sviluppati ad hoc. Il progetto consentirà anche di promuovere l’attività di ricerca in questi reparti. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, è stato avviato uno studio sull’appropriatezza dei ricoveri dei pazienti che accedono al PS con manifestazioni aspecifiche a carico dei distretti polmonare, cardiovascolare e addominale. L’obiettivo è la costruzione e la validazione di un algoritmo di classificazione dell’appropriatezza basato su banche dati informatizzate. Il Laboratorio si è inoltre aggiudicato, come coordinatore, il finanziamento (bando europeo HORIZON-HLTH-2021) di un progetto internazionale denominato eCREAM (enabling Clinical Research in Emergency and Acute care Medicine through automated data extraction). Il progetto coinvolge 8 Paesi (Francia, Grecia, Inghilterra, Italia, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera) e 11 partner. L’obiettivo principale è quello di sviluppare soluzioni tecniche innovative, fra cui una cartella clinica elettronica disegnata ad hoc, per estrarre dai diversi applicativi in uso negli ospedali informazioni cliniche affidabili e utilizzabili per la ricerca scientifica. Il progetto prevede anche di condurre due specifici studi su tematiche di particolare interesse: i) valutazione della propensione dei PS a ricoverare o meno i pazienti, in funzione delle loro caratteristiche cliniche, e ii) sviluppo di un portale ad uso dei professionisti di PS, degli amministratori e dei cittadini per migliorare la qualità dell'assistenza in PS. I database che verranno sviluppati nel contesto del progetto rispetteranno i principi FAIR (ovvero verranno resi Trovabili, Accessibili, Interoperabili e Riutilizzabili) per clinici, ricercatori, responsabili delle politiche sanitarie e cittadini, nel rispetto delle legislazioni europee e nazionali.
Riabilitazione intensiva nelle gravi cerebrolesioni
Con i reparti di riabilitazione intensiva per le gravi cerebrolesioni è iniziata una collaborazione con il progetto CREACTIVE sul trauma cranico grave. La collaborazione è progredita fino a costituire un gruppo collaborativo (Tiresia) con l’obiettivo di valutare in continuo la qualità dell’assistenza e di effettuare valutazioni comparate dell’efficacia di diversi trattamenti riabilitativi. È stato disegnato un primo studio in cui si confronteranno i centri partecipanti rispetto alla capacità di conseguire, sui pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite, tre obiettivi di cura a distanza di 4 mesi dall’evento acuto: il raggiungimento della nutrizione totale per os, un soddisfacente controllo del tronco e la rimozione della cannula tracheostomica.
International Consensus on Cardiopulmonary Resuscitation.