L’Unità Operativa Complessa (UOC) Malattie Renali si occupa di migliorare le conoscenze sulla fisiopatologia delle malattie renali croniche per caratterizzare interventi innovativi farmacologici e di terapie cellulari più efficaci in grado di ridurne l’incidenza, ritardarne l’insorgenza e la progressione verso l’insufficienza renale terminale che richiede terapia sostitutiva con trattamento dialitico e/o con il trapianto di rene. In particolare, l’interesse è focalizzato sulla nefropatia diabetica, sulle malattie renali croniche proteinuriche non diabetiche con attenzione speciale alle sindromi nefrosiche e glomerulonefriti membranoproliferative e C3 glomerulopatie. Inoltre l’UOC si dedica alle microangiopatie trombotiche e alle malattie renali non-proteinuriche, in particolare alla malattia renale policistica. Infine, gli studi sono rivolti ad approfondire tematiche relative alla minimizzazione della terapia immunosoppressiva nel trapianto di rene e di induzione di tolleranza immunologica all’organo trapiantato mediante terapia con cellule mesenchimali stromali.
Le cause delle malattie renali sono molteplici e l’insorgenza e l’evoluzione di una malattia e delle complicanze che ad essa si possono associare è quasi sempre dovuta all’interazione tra fattori genetici e fattori acquisiti. Scoprire e capire come tali fattori interagiscano tra loro nel causare le malattie renali è uno degli obiettivi generali della nostra ricerca.
Molte di queste attività si avvalgono di una stretta collaborazione con l’UOC Affari Regolatori, Etici e Legali, con l’UOC Malattie Rare, con il Dipartimento di Medicina Molecolare, con il Dipartimento di Bioingegneria e con l’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) Papa Giovanni XXIII di Bergamo col fine ultimo di programmare le attività di ricerca clinica dell’UOC Malattie Renali alla luce delle conoscenze che derivano dalla ricerca di base e dalle problematiche che emergono dall’attività clinica di routine.